Quando i nostri piccoli iniziano a muoversi autonomamente, è naturale che tutto ciò che vedono intorno a loro li incuriosisca.
Così iniziano a toccare tutto: le prese della luce, gli interruttori, le chiavi, le cerniere della borsa della mamma e qualsiasi cosa capiti davanti a loro! Stanno entrando nella fase del gioco euristico, cioè di esplorazione di ciò che gli sta intorno.

L’importanza del gioco euristico

Questo atteggiamento curioso nei confronti del mondo che li circonda è comune in tutti i bambini tra i 12 e i 24 mesi.
E’ caratterizzato da un forte interesse riguardo la composizione degli oggetti. Lo scopo di qualunque gioco sembra essere quello di seminare cose in giro o di gettarle sul pavimento! In sostanza, il bimbo scopre e impara moltissimo manipolando gli oggetti, affinando le sue capacità psicomotorie in modo autonomo.
Il gioco euristico favorisce l’esplorazione spontanea del bambino, allena i sensi, la concentrazione e aiuta ad arricchire il linguaggio. Da un punto di vista pedagogico, esplorare le cose significa lasciare che il bambino possa, toccarle, scuoterle, metterle in bocca, dividerle in mucchietti o accatastarle a suo piacimento.
Il genitore deve essere vicino al bimbo per rassicurarlo con la sua presenza ma non invadente. Non deve assolutamente intervenire sulle azioni del bimbo.

Inoltre questo tipo di apprendimento stimola la concentrazione: i bimbi di circa 12 mesi sono molto attratti dagli oggetti e da tutte le azioni che possono compiere usandoli come più piace loro (basta pensare a quanto tempo possono passare travasando la pasta di diverse dimensioni da una scodella all’altra). Per questo, giocano concentrati anche fino a 30 minuti.

Cosa si apprende

Quando il bimbo è impegnato con le prove e gli esperimenti con oggetti e contenitori, non si pone neppure la questione del corretto o sbagliato. Il gioco euristico lo mette nelle condizioni di fare quello che vuole. Il bambino si concentra a osservare l’oggetto mentre lo maneggia, e qualsiasi azione decida di compiere è corretta.
L’unico eventuale fallimento nel maneggiare gli oggetti può essere causato dall’oggetto stesso: se il bimbo, per esempio, tenta di infilare due scatole uguali uno dentro l’altra scoprirà che ciò non è possibile.
Questo non accade invece con un classico giocattolo didattico che, invece, obbliga a una serie di azioni fisse (come ad esempio un puzzle).

Curiosità

Dai 6 ai 12 mesi il gioco “pre-euristico” è rappresentato dal cestino dei tesori, il quale permette una prima esplorazione libera degli oggetti.

Come costruire un pannello sensoriale Montessori

pannelli sensoriali gioco euristico

La linea educativa montessoriana suggerisce di costruire un pannello sensoriale con tutte le cose che il bimbo adora toccare. La tavola Montessori è un pannello dove i bambini trovano diverse attività per giocare sviluppando l’apprendimento, la manualità e l’attenzione alle cose.
Tutti questi materiali sopra la tavola, favoriscono la concentrazione del bambino e la sua libera scelta, perché sono proposti in modo da essere utilizzati autonomamente dal bambino, e con la libertà che desidera.

Materiale

  • Tavola di compensato della grandezza desiderata
  • Oggetti casalinghi di diversa misura e materiale
  • Tempera (facoltativo)
  • Colla a caldo
  • Chiodi e martello

Procedimento

  1. Prendere il pannello di compensato, si può dipingere il compensato con un colore vivace che attiri l’attenzione del bambino.
  2. Prendere colla e chiodi e fissare tutti gli oggetti che potrebbero attirare l’attenzione e la curiosità del piccolo. Io ho usato un chiavistello, diversi tipi di interruttori elettrici, elastici, un pomello, una cerniera, una fibia, un piccolo pallottoliere, delle stoffe di varie grammature, dei bottoni, un nastro e altri materiali con diverse consistenze per stimolare il tatto.
  3. Se il pannello risulta troppo pesante lo si può lasciare appoggiato a terra o lo si può fissare al muro.

Consigli

In base all’età del bambino e alle sue passioni si potranno creare diversi pannelli sensoriali. Ad esempio per i più piccini si possono incollare diversi tipi di tessuto con texture e colori differenti, mentre per gli appassionati di cerniere, ad esempio, si potranno fissare diverse cerniere per forma, colore e dimensione.

Secondo il metodo Montessori il bambino deve “fare da solo” e queste tavole sensoriali sono perfette per insegnare loro come affrontare diverse sfide.

I famosi sacchetti per il gioco euristico

Durante il gioco euristico dei sacchetti, i bambini hanno l’opportunità di effettuare importanti scoperte, all’interno di uno spazio che permette loro di soffermarsi e concentrarsi sugli oggetti che desiderano.
Gli oggetti di una stessa categoria, ad esempio mollette, vengono inseriti in uno stesso sacchetto. Vengono, poi, svuotati su un tappeto tre sacchetti pieni di oggetti di tre tipologie differenti. Al bambino non resta che mischiarli e giocarci come più gli piace!

Materiale

  • Almeno cinque tipologie – l’ideale sono 15 – di oggetti casalinghi suddivisi per tipologia di materiale e di diverse dimensioni (mollette di legno di diversa dimensione e colore, tappi di latta dei vasetti di vetro, conchiglie, braccialetti, chiavi ecc.)
  • Sacchetti di stoffa
  • Piccoli contenitori
  • Un grande tappeto (facoltativo)

Procedimento

  1. Scegliere uno spazio, il più possibile libero da altri stimoli, dove stendere sul pavimento un grosso tappeto che servirà per delineare l’area del gioco e per attenuare i rumori degli oggetti nel caso venissero sbattuti per terra.
  2. Distribuire, all’interno del tappeto, le serie di oggetti. Rovesciare tre sacchetti per volta e quando il bimbo perde interesse verso una categoria cambiarla con una nuova.
  3. Sistemare anche alcuni contenitori e scatole di diverse dimensioni
  4. I bambini iniziano a giocare scegliendo gli oggetti che desiderano e effettuando combinazioni libere. Alcune attività che potrebbero compiere sono, ad esempio: afferrare una catenella, farla ondeggiare e infilarla dentro un barattolo; scuotere il barattolo producendo un rumore; mettere un tappo alla volta dentro un contenitore (qui inizia la capacità di selezionare oggetti simili); provare ad infilare un braccialetto grande in uno piccolo, poi quello piccolo in quello della stessa misura e, con successo, uno piccolo in quello grande, e così via.
  5. Il bambino è libero di giocare con gli oggetti nei sacchetti e alla fine del gioco il bambino deve rimettere in ordine gli oggetti nei sacchetti.

E’ molto importante che la mamma NON metta a posto gli oggetti. Dovrà invece far sì che il bimbo li riordini nel sacchetto giusto. Questa fase rafforza l’idea che rimettere in ordine faccia parte del gioco.

Il momento del riordino è di estrema importanza per il metodo Montessori, per questo vi consigliamo queste sacche della play&go. Belle pratiche e sono anche immediate: Ben che ha solo 10 mesi ha già capito di dover buttare dentro tutte le sue macchinine e i suoi cubetti sensoriali durante il momento del riordino!

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