Il giorno del suo secondo compleanno, Eithan, tornato da scuola, ha trovato la cucina gioco montata vicino alla nostra cucina ‘vera’.
Da allora è una delle attività che gli piace più fare in assoluto. Cucinare per finta, come fanno la mamma e il papà. E’ capace di passare tantissimo tempo ad armeggiare tra pentolini, scodelline, e mestoli.
Ben lo segue a ruota, e quando Eithan gli fa assaggiare le sue creazioni, lui finge di provarle e gli ridà il piatto una volta finita la degustazione.
Siamo nel bel mezzo della fase del gioco simbolico, anche chiamato gioco di finzione.
Il gioco simbolico solitamente inizia intorno ai due anni, ma può cominciare anche prima, e continua per tutta l’età prescolare, è il momento in cui i bambini provano, attraverso il gioco, a rappresentare situazioni vissute in precedenza.
La teoria di Piaget
Lo psicologo Jean Piaget ha studiato i diversi stadi dello sviluppo cognitivo nei bambini e li ha divisi in 3 macro-gruppi.
- Stadio senso-motorio (0-2 anni): nel quale il bambino evolve gradualmente utilizando i sensi e le abilità motorie per esplorare e relazionarsi con l’ambiente circostante.
- Stadio pre-operatorio (2-7 anni): è la fase in cui il bambino è in grado imitare in differita situazioni che ha vissuto in altri momenti. Il gioco è caratterizzato dall’uso di simboli uniti alla decontestualizzazione e alla sostituzione di oggetti per rappresentarsi altri.
- Stadio operatori-concreto (7-11 anni): il bambino a quest’età è in grado di compiere azioni logiche e a risolvere problemi più complessi. Oltre all’utilizzo di simboli, quindi, si inserisce la logica.
Lo stadio pre-operatorio è quello caratterrizzato dalla scoperta e dall’evoluzione del gioco simbolico. E’ in questa fase che il bambino esprime il proprio gioco attraverso i simboli, cioè attraverso qualcosa che ‘prende il posto di’. In questo caso, quindi, il simbolo in assenza dell’oggetto ne richiama il significato.
In pratica, i bambini riescono ad effettuare imitazioni differite, rappresentando azioni che hanno vissuto, imitano quello che fanno i grandi: giocano a ‘fare finta di’ cucinare; cambiano un pannolino o vestono una bambola; giocano al dottore.
Una delle cose che mi fa più ridere di Eithan è quando allatta la sua bambola, imita me che allatto Ben, si siede sul divano , una volta sistemato il cuscino da allattamento, mi dice: “Mamma la mia bambola sta piangendo, gli do da mangiare perchè ha fame!”
Benefici del gioco simbolico
I bambini imparano attraverso il gioco, e il gioco simbolico ha diversi benefici:
- Aumenta la creatività del bambino, che impara ad utilizzare gli oggetti in modo diverso, e spesso più innovativo e fantasioso
- Fa crescere l’autostima, perchè la finzione del gioco gli permette di interpretare ruoli differenti e ad esternare le sue paure o debolezze (per esempio per combattere la paura di una determinata situazione può fingere di interpretare colui che salva la situazione)
- Potenzia le relazioni, perché permette al bambino di socializzare più facilmente, ogni membro del gruppo impara a gestire il proprio ruolo e a relazionarsi con gli altri. Una condizione fondamentale perché il gioco possa funzionare.
Cosa serve per organizzare lo spazio per il gioco
Nel periodo in cui i bambini cominciano ad adoperare il pensiero simbolico, cioè sono in grado di rappresentarsi mentalmente cose, oggetti, situazioni, persone indipendentemente dalla loro presenza, hanno bisogno di un ambiente e del materiale per metterlo in pratica.
L‘adulto ha il compito di predisporre l’ambiente in modo corretto e poi lasciare che i bambini diano spazio alla loro creatività e fantasia. La cameretta può essere divisa in spazi per le diverse attività: la cucina con gli accessori, i travestimenti, le bambole…
Se si vuole utilizzare il metodo Montessori è preferibile scegliere giochi realizzati con materiali naturali, come il legno e aggiungere un materasso morbido nella stanza. Importante è anche lasciare che tutti i giochi siano facilmente raggiungibili dal bambino, in modo che possa prenderli liberamente, e soprattutto che possa riordinarli dopo averci giocato.
Oggetti per aiutare il gioco simbolico
Gli oggetti che possono aiutare i bambini alla scoperta del gioco simbolico sono tantissimi, la cucina è sicuramente un gioco che piace a tutti, in mancanza di spazio o per renderla completa si possono aggiungere:
- gli accessori per la cucina
- il set per preparare i panini
- le verdure da tagliare
- il tostapane in legno con gli accessori per la colazione.
Le bambole, sono un altro gioco, che aiuta i bambini nello sviluppo, quelle empatiche sono adatte sia ai maschietti che alle femminucce.
Si possono poi aggiungere un cesto con i travestimenti, e i bambini si divertiranno a fingersi i personaggi delle loro storie preferite o, semplicemente, ad imitare la mamma e il papà. Gli attrezzi possono essere utilizzati per il gioco simbolico per fingere di riparare le cose rotte come fanno i grandi.
Ma in fin dei conti è sufficiente che si lasci usare ai bambini la fantasia! I vostri bimbi si divertiranno ad inventare le situazioni che più gli piacciono e voi grandi lasciatevi trasportare dal gioco e tornate per un attimo ad essere bambini insieme a loro.