Ammettiamolo: una delle cose più difficili è farsi ascoltare dai bambini, soprattutto dai propri figli!
Vi svelerò dei piccoli trucchi che mi hanno rivelato persone più esperte di me vedendomi urlare inutilmente contro i miei bimbi mentre ero in preda allo sconforto più totale…
Non si dovrebbe urlare mai, ma sappiamo anche che, perdere la pazienza, è inevitabile e sopratutto è umano!
Non siamo perfetti e non siamo nati genitori, impariamo strada facendo, giusto?
Come farsi ascoltare dai bambini
Quando i bambini piccoli (dai 18 mesi) iniziano a “sfidarci” con i loro “no” perenni, in realtà, cercano di autoaffermarsi e di capire se i limiti dettati da noi grandi possono essere spostati o eliminati. I “terribili due” mettono alla prova anche il miglior genitore dell’anno!
Ecco qualche consiglio per facilitare l’ascolto e la comprensione:
- Parlare sempre alla loro altezza. E’ necessario abbassarci e parlare ai nostri figli guardandoli negli occhi. Questa regola è, secondo me, la più importante. Spesso ci dimentichiamo di farlo e così facendo creiamo una distanza visiva e fisica tra noi e i piccoli, e di conseguenza anche una distanza “emotiva”.
- Il tono deve essere calmo ma deciso. Non bisogna urlare ma parlare in modo calmo e tranquillo.
- Bisogna ripetere all’infinito il concetto che si vuole trasmettere. I bambini hanno i loro tempi, anche per capire i concetti che cerchiamo di spiegare loro.
- Bisogna essere chiari e diretti, usare frasi semplici e corte.
- Non bisogna dare comandi come “non si urla”( magari detto urlando, a me è successo). Le regole vanno spiegate e avere carattere generico, impersonale: “Si parla a voce calma e bassa altrimenti non si riesce a comunicare”.
- Raccontiamo le nostre emozioni ai nostri bambini, ad esempio: “La mamma è triste perchè vorrebbe leggere con te il libro della buonanotte ma tu urli e lo rendi impossibile”.
- Il modo più efficace per farsi ascoltare dai bambini è essere sinceri.
Come si danno le regole
Un modo per farsi ascoltare dai bambini è quello di provare a definire con loro regole semplici e chiare:
- Le regole vanno decise da entrambi i genitori, altrimenti si crea confusione nei figli. E’ importante per i bambini sapere che le regole sono sempre le stesse e che valgono sempre, sia con un genitore, sia con l’altro.
- Una regola deve essere chiara e semplice, ben comprensibile al bambino. Ad es. è corretto dire: “E’ arrivata l’ora di andare a dormire” e non: “Sbrigati, vai a dormire”.
- La regola deve essere realistica e adeguata all’età. Il bambino deve essere in grado di attuarla. Non pretendiamo troppo da loro e sopratutto ogni bimbo ha i suoi tempi.
- La regola data deve avere un suo perchè e va spiegato. Vostro figlio ve lo chiederà e la risposta “perchè così dice la mamma” non vale! Dietro ad ogni regola ci deve essere una motivazione educativa e pedagogica. A ogni regola bisogna chiedersi se è utile nella crescita del proprio bambino.
Ci sono anche regole che si possono decidere insieme ai bambini. Soprattutto se si hanno più figli è facile capire da loro le regole che vorrebbero per giocare, ad esempio, meglio insieme.
Quando abbiamo operato il nostro gatto è stato necessario metterlo a riposare per una settimana in bagno, lontano da punti della casa che gli facessero venire voglia di saltare. E’ stato sorprendente come Miriam e Giacomo abbiano voluto elencare, trascrivere e appendere le regole per Shiva (il gatto). Dettandoci i vari “non si apre la porta”, “non si urla vicino al bagno”, “non si bussa alla porta” ecc… Hanno mostrato di essere vicino emotivamente alla nostra gattina e di voler fare qualcosa per aiutarla a stare meglio e a riprendersi; e questo intento lo hanno dimostrando dando delle nuove regole alla casa.
I bambini sanno che le regole sono importanti per vivere meglio!
Io però ho la fortuna che i miei bimbi danno il peggio di loro dentro casa così quando perdo la pazienza non mi vede mai nessuno…