I libri che si comprano quando è in arrivo il primo figlio sono nulli rispetto a quello che si legge con l’arrivo del secondogenito!
Oltre alle normali ansie, soppraggiunge la fatidica domanda: “Riuscirò ad evitare la gelosia tra fratelli?”
Vi descriverò quello che abbiamo fatto noi, per accogliere al meglio Giacomo e successivamente Noa.
Il mio “metodo” per non creare gelosia tra fratelli
Anche noi, come tutti i genitori, quando è in arrivo il secondo figlio ci siamo chiesti come fare per inserire il nuovo nato senza sconvolgere le abitudini del primogenito e senza causare, con un atteggiamento scorretto da parte di noi genitori, la tanto temuta gelosia tra fratelli.
Le nostre linee guida per l’ospedale
Abbiamo preparato Miriam, iniziando a parlargliene mesi prima, che ci sarebbe stato un distacco causato dalla mia permanenza in ospedale una volta partorito. (Lei è stata in quei giorni insieme al papà ma a casa dei nonni).
Con Damiano, il papà, avevamo deciso di non forzare l’incontro tra i fratelli. Quindi, lui avrebbe chiesto a Miriam se avesse voluto venire a trovarmi in ospedale, senza insistere.
Miriam volle venire a trovarmi. Quando arrivò in ospedale, Giacomo dormiva beatamente nella culla, e io mi feci trovare con un bel regalo per lei da parte del fratellino. Era la sua prima bambola, che per fortuna fu molto apprezzata.
Nel momento in cui ha visto Giacomo si è entusiasmata tantissimo e mi ha chiesto di prenderlo in braccio e ovviamente gliel’ho permesso.
Di solito gli psicologi sconsigliano di far cambiare le routine al fratello maggiore come, ad esempio, non mandarlo a scuola ma Giacomo è nato il 28 Dicembre, quindi siamo stati da subito a casa tutti insieme (piccole fortune che capitano solo a me!).
Ecco riassunto il comportamento da avere in ospedale per far conoscere i due fratellini:
- Iniziare a preparare il bimbo al distacco parlandogli di quello che avverrà, già qualche mese prima del parto
- Farsi venire a trovare in ospedale solo se il piccolo vuole
- Aspettarlo in camera dell’ospedale con il nuovo arrivato/a nella culla e un bel regalo pronto ad attenderlo
- Fargli prendere in braccio il fratellino o la sorellina SOLAMENTE se ne fa richiesta
Cosa fare nella vita quotidiana
Subito dopo il rientro dall’ospedale, molti bambini attraversano una fase ossessiva nei confronti del fratellino. Lo vogliono tenere sempre in braccio, lo vogliono toccare, vogliono aiutare durante il cambio di pannolini e vestiti… Tranquilli! E’ solo una fase, prima o poi si calmeranno!
Miriam era così ossessionata che pensavo avesse qualcosa di strano, invece era solo, giustamente, eccitata ed entusiasta per l’arrivo del suo fratellino.
E’ importantissimo non sgridare o essere apprensivi con il fratello maggiore le volte in cui interagisce con il nuovo arrivato.
La prima cosa che abbiamo fatto da subito, e replicato anche con Noa, è stato mettere Giacomo per terra, su un cuscino oppure nella sdraietta, di modo che Miriam si abituasse da subito alla new entry!
Mi ricordo che quando era piccolo, mettevo Giacomo per terra sul tappeto, in mezzo ai giochi di Miriam, di modo che lei capisse che ormai lo spazio andava condiviso, e da lì a poco anche i giochi.
Il nuovo fratellino c’è, esiste e va fatto sia vedere che toccare
Il neonato non va assolutamente trattato come se fosse di vetro o nascosto per cercare di renderlo invisibile agli occhi del fratello o sorella maggiore, anzi, facendo così si potrebbe incrementare la gelosia tra fratelli.
Una delle cose che cercavo di fare assolutamente era di continuare a passare lo stesso tempo che passavo con Miriam prima del parto, se non di più. Trovavo fondamentale farle capire che Giacomo avrebbe arricchito le nostre vite e il nostro rapporto. Proprio per questo se, mentre giocavo con Miriam dovevo allattare, lo facevo per terra cercando comunque di dare attenzioni anche a lei. Spesso, inizialmente, me la ritrovavo in braccio o arrampicata sulla schiena proprio mentre allattavo. Tranquilli, anche questo comportamento dopo un po’ va scemando.
L’altro consiglio che mi sento di dare è di lasciar toccare e interagire il fratello o la sorella maggiore con il nuovo/a arrivato/a senza interferire troppo. La regola di Damiano e mia era finchè non piange significa che non protesta e quindi sta bene.
Mi ricordo ancora quando Giacomo, a un mese, stava nella sdraietta e Miriam si divertiva a dondolarlo, inizialmente era un continuo dirle di fare piano ma poi ci siamo resi conto che a Giacomo non sembrava dispiacere… Comunque si sa i neonati piangono se qualcosa gli dà fastidio.
Non dobbiamo sottovalutare le loro emozioni
Se ci fermassimo a riflettere sul cambiamento che il nuovo fratellino ha portato nella vita del primogenito ci renderemmo conto di quanto sia normale all’inizio provare della sana gelosia.
I primogeniti sono abituati ad avere l’attenzione di mamma e papà sempre rivolta verso di loro ed è normalissimo che appena questa viene a mancare, loro cerchino di attirare l’attenzione in tutti i modi.
La cosa più importante è parlare sempre con i propri figli e non arrabbiarsi mai anche se assumono atteggiamenti sbagliati. Se ad esempio picchiano il fratellino o la mamma, lo fanno esclusivamente per attirare l’attenzione dei genitori. Se noi ci arrabbiamo, urliamo e mettiamo in punizione, il figlio maggiore avrà ottenuto quello che voleva – l’attenzione.
Di conseguenza non smetterà di avere questi comportamenti anzi, la volta dopo, farà di peggio.
Devo dire che la pazienza che abbiamo avuto nel non intervenire troppo e nell’assecondare le richieste di Miriam nel suo rapporto con Giacomo ci ha ripagato totalmente! I due fratelli, ora, non fanno nulla separatamente e adesso Noa, che ha un anno e mezzo, inizia a seguirli. E’ bellissimo vedere come giocano tutti insieme in modo affiatato.
Modi in cui si può manifestare la gelosia tra fratelli
Un fenomeno anch’esso transitorio è la famosa regressione che alcuni primogeniti possono avere. Si tratta di assumere atteggiamenti più immaturi, come gattonare invece di camminare o parlare in modo infantile, usando sia vocaboli, sia i toni da bimbi piccoli. Noi abbiamo sempre ignorato questi comportamenti aspettando che passassero da soli.
Esiste anche la “gelosia tardiva” o che si manifesta in altri ambienti.
Camilla mi ha raccontato come Eithan sfogasse le emozioni causate dall’arrivo del fratello a scuola anzichè a casa. Nelle mura domestiche Eithan era tranquillo e amorevole verso Ben mentre a scuola sfogava le sue emozioni sui suoi compagni. Lo faceva attraverso i dispetti o semplicemente essendo più irascibile.
Mi ha raccontato, inoltre, di come ora che il fratello è più grande e inizia a giocare con i suoi giochi lui sia diventato più possessivo.
In questo caso è importante far capire al fratello maggiore che i giochi vanno condivisi, esistono sicuramente giochi di uno e giochi dell’altro, ma è giusto prestarli.
Cercare di arginare la gelosia tra fratelli è un lavoro lungo che richiede tanta pazienza e buona volontà ma sicuramente verrete ripagati quando li vedrete giocare insieme senza scannarsi!
Ecco qualche dritta per arginare la gelosia tra fratelli
- Mantenere la quotidianità (non tenerlo a casa da scuola i primi giorni che è nato) e fargli fare le attività come al solito.
- Fargli vedere foto di quando lui era un neonato per fargli capire che è stato piccolo come il fratellino. Mostrargli che indossava gli stessi pigiamini e utilizzava gli stessi giochi che adesso usa il nuovo arrivato
- La mamma deve cercare di stare il più possibile con il fratello maggiore una volta nato il secondogenito.
- Spiegare, se viene chiesto, il perchè il fratellino può fare delle cose che a lui non sono permesse, come non stare seduto a tavola durante i pasti rispondendo che il fratellino non è in grado di stare seduto ed è per questo che può non sedersi a tavola con tutta la famiglia. Infatti, bisogna motivare le scelte che differenziano i fratelli. Dite sempre la verità ai bambini.
- Mai dirgli che è grande, che deve fare il grande ecc. Lo dirà lui da solo quando ne prenderà consapevolezza e ne sarà fiero.
- Farsi aiutare nella cura del fratellino, nel cambiare il pannolino, nel farsi prendere le cose, facendolo sentire importante e responsabile. Quando gli permettete di aiutarvi non trasmettetegli ansia o preoccupazione.
- Quando il fratellino sarà un po’ più grande è importante farli giocare insieme trovando delle attività che li conivolgano entrambi, per esempio un momento che possono condividere è quello del bagnetto, basta comprare dei giochi da bagno, oppure semplici giochi con le formine colorate o da impilare.
Come sempre credo che l’istinto sia il miglior alleato di noi genitori. I bambini amano stare tra bambini e soprattutto ci sanno stare!
Lasciate i fratelli liberi di conoscersi, litigare e fare pace e aiuterete a creare un’unione indissolubile.