Durante le ultime settimane della mia terza gravidanza a ogni starnuto o colpo di tosse ho iniziato ad avere piccole perdite di pipì. Ovviamente non gli ho dato importanza pensando che fosse normale col peso del pancione avere di questi problemi. Risultato? Alla visita ginecologica post parto sono stata messa a fare ginnastica! Esatto, dovevo rafforzare il mio pavimento pelvico altrimenti a breve avrei dovuto iniziare a portare i tenalady…
Avendo fatto tre cesarei mai mi sarei aspettata questo problema, convinta che riguardasse solo le donne che partorivano naturalmente. Parlandone con altre mamme ho scoperto che è un problema che accomuna molte di noi, del quale si parla troppo poco!
E’ per questo che ci tengo molto a trattare questo argomento. Oltre a prenderci cura del nostro bambino, dopo il parto, è bene prenderci cura anche del nostro corpo.
Quindi mamme prestiamo attenzione soprattutto:
  • alla nostra pancia, massaggiandoci quintali di ottimo olio durante la gravidanza (ma anche dopo) per prevenire le smagliature
  • al muscolo perineale!
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L’intervista:

Abbiamo incontrato per voi la dott.ssa Chiara Folcini, un’ostetrica esperta in riabilitazione del pavimento pelvico, assistenza alla gravidanza e allattamento, per parlare del rilasciamento del muscolo pelvico.
Cos’è il perineo?
Il perineo, formato da muscoli e tessuto connettivo, costituisce inferiormente la chiusura del bacino e sostiene gli organi pelvici addominali.
– Il muscolo del perineo è a rischio solo nelle donne che partoriscono naturalmente?
No! La gravidanza è un fattore di rischio anch’essa. Il peso del feto e le modificazioni del fisico della donna alterano l’elasticità del pavimento pelvico.
– Il rischio del rilasciamento del muscolo è più a rischio con le seconde gravidanze?
Sì, soprattutto se dopo la prima gravidanza non si è recuperato il tono perineale.
– Come ci si accorge di avere un problema?
Sarebbe importante una visita preventiva a metà gravidanza (inizio secondo trimestre) per imparare ad isolare e attivare il perineo per la fine della gravidanza e per il parto. Ci si accorge di avere un problema se c’è urgenza o incontinenza urinaria, urgenza o incontinenza anale (gas o feci) o dolori nei rapporti sessuali.
Anche le emorroidi o una pubalgia o una sciatica indicano che la muscolatura del pavimento pelvico sta facendo fatica ad adattarsi ai cambiamenti della gravidanza.
– Come funzionano i trattamenti?
Inizialmente si fa una visita con il ginecologo o con l’ostetrica che si occupa di riabilitazione perineale e si valuta il tono del pavimento pelvico. Si analizzano eventuali sintomi (incontinenza, urgenza, senso di peso, dolore nei rapporti…) e la capacità della paziente di isolare il perineo, di attivarlo e tonificarlo. Valutati poi eventuali altri fattori di rischio (peso, stipsi, attività fisica, ecc…) si imposta la terapia riabilitativa.
Si sceglie tra le diverse tecniche:
  • chinesiterapia – ginnastica muscolare con l’ostetrica o domiciliare
  • biofeedback – tramite una sonda vaginale si registra a video il tono del muscolo
  • elettrostimolazione – tramite una sonda vaginale utilizzo di tens per stimolare e recuperare e/o rafforzare la muscolatura
– I trattamenti sono dolorosi?
Assolutamente no! Le elettrostimolazioni sono descritte dalla donne come un battito d’ali o un battito del cuore!
– Dopo il parto quando bisogna iniziare ad andare da un’ostetrica per rafforzare il muscolo?
Dopo i primi 3-4 mesi di vita del bambino quando l’utero è tornato alle dimensioni normali. Prima di riprendere l’attività fisica per evitare di danneggiare ulteriormente il perineo che ha subito il peso della gravidanza e il passaggio del bambino nel canale del parto. E’ importante ritrovare una coordinazione soprattutto tra l’attivazione degli addominali e la chiusura del pavimento pelvico.
Se soffrite di questo problema o volete fare una visita di controllo vi consigliamo vivamente lo studio della
dottoressa Chiara Folcini.
Email: chiarafolcini@gmail.com
Cellulare: +39 340 8019150
Studio: Via Previati 9, 20149 Milano 

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