Ai genitori con bimbi di 5/6 mesi il tema dello svezzamento sta sempre molto a cuore. Spesso le mamme che devono iniziare ad introdurre i cibi solidi nella dieta dei loro bambini iniziano a raccogliere informazioni, non solo ne parlano con il proprio pediatra ma anche con le amiche, si confrontano sui gruppi facebook e cercano consigli su internet. Il risultato? Tutti suggeriscono una cosa diversa.

Mi ricordo bene che quando ho iniziato a cercare informazioni sul corretto schema per lo svezzamento da seguire con Ben, che ora ha quasi due anni, anche se era il secondo figlio, mi sono trovata con le idee molto confuse. Avevo tante parole che mi giravano in testa: schemi, crono-inserimenti, consistenze, svezzamento o autosvezzamento…

Per cercare di chiarire un po’ le idee abbiamo intervistato Alice Braglia, esperta in svezzamento naturale, che si occupa di sensibilizzare i genitori verso un’alimentazione sana e consapevole, che ha risposto ad alcune domande sui tempi e sul modo di svezzare i propri bambini e in generale tutta la famiglia nel modo più tranquillo possibile.

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Quando è meglio cominciare a svezzare i bambini?

L’inizio dello svezzamento non ha una data precisa, è sicuramente bene iniziare quando il bambino è pronto. Per capirlo esistono dei segnali da osservare per valutarlo.
I principali segni da valutare nel bambino sono:

  • riesce a mantenere la posizione seduta senza bisogno di sostegno
  • ha perso il riflesso di estrusione della lingua
  • è interessato al cibo

Tutto ciò avviene, di solito, intorno al sesto mese del bambino, ma come sappiamo, ogni bimbo ha i propri tempi, quindi non c’è da stupirsi se notiamo i prima segnali verso i 7-8-9 mesi.
Sicuramente non ci si deve preoccupare, perchè fino al primo anno di vita del bambino è fisiologico che la sua alimentazione sia composta anche fino all’80% da latte materno o in sua mancanza da latte in formula. E’ sconsigliato  iniziare lo svezzamento prima dei 5 mesi (se non in casi particolari discussi con il pediatra).

Sento, spesso, molte mamme che vivono l’avvicinarsi del sesto mese del proprio figlio con ansia, ma in realtà non siamo noi genitori (nè il pediatra, nè la nonna, nè un gruppo facebook…) a decidere quando è giusto iniziare lo svezzamento, semplicemente è il bambino che lo fa! Infatti, una volta messo a tavola con tutta la famiglia si sentirà pronto ad esplorare il mondo dei cibi (in presenza di tutti gli altri segnali) allungherà la sua manina verso il piatto del vicino per guardare cosa contiene.

Che schema per lo svezzamento è meglio seguire?

Ormai i crono-inserimenti, che i pediatri erano soliti dare qualche anno fa, sono superati. Questo, sicuramente, non vuole dire che allo scoccare del sesto mese si può passare dal seno alla grigliata mista.
Credo che lo schema migliore da seguire sia la stagionalità degli alimenti (come suggerisce anche l’organizzazione mondiale della sanità – OMS).
Indubbiamente un pomodoro nato sotto al sole di luglio sarà sicuramente più ricco di nutrienti, oltre che più buono, di un insipido pomodoro di dicembre. Questo discorso vale anche per tutto il resto della frutta e della verdura. La cosa migliore è attingere dalla natura ciò che ci offre in quel momento, prediligendo cibi di cui sappiamo la provenienza, biologici se è possibile, ma sono ottimi anche i prodotti a km0.

Che cosa si può inserire dall’inizio?

Da quando si inizia lo svezzamento (salvo casi di allergie/intolleranze in famiglia con cui è meglio parlare con uno specialista) si possono inserire tutti gli alimenti, fatta eccezione del latte vaccino (che sarebbe meglio inserire dopo i 12/18 mesi), del miele, dei funghi e dei mitili.

La vera difficoltà che le famiglie di solito incontrano è: ora che il mio bimbo è pronto da cosa inizio? Il primo passo è certamente la manipolazione!
Lo svezzamento per il bambino è un’esperienza a 360 gradi, dove vengono coinvolti tutti i 5 sensi.
E’ normale che prima di mangiare un alimento, il bimbo lo voglia toccare per capire se aspettarsi in bocca qualcosa di caldo o freddo, di morbido o consistente, vuole annusarlo per iniziare a percepirne il sapore, e poi analizzerà i colori. Vi consiglio quindi di attrezzarvi con giornali a terra e bavaglini con le maniche e lasciare esplorare i vostri bimbi!

Le ricette per lo svezzamento che si possono preparare sono sicuramente moltissime, ma in questo vi guiderà il vostro bimbo, anche nella scelta delle consistenze. Alcuni vorranno fin da subito fare da soli, in quel caso sarà meglio proporre cibi dalla consistenza e forma che lo aiuti (ad es. a crocchette, polpette, verdure a bastoncino, pasta tipo fusilli, bastoncini di pane da tuffare in salse di legumi…). Altri invece preferiranno essere imboccati, e mangiare cibi con consistenze più liquide, il mio consiglio comunque è quello di affiancare un piattino con cibo con diverse consistenze per farli sperimentare.
Ricordate che anche mentre si leccano le mani sporche di sugo ai broccoli qualcosa assaggiano ed assaporano!

Come si può adattare lo svezzamento a tutta la famiglia?

Più prima che poi, qualunque sia il tipo di svezzamento che sceglierete, il piccolo di casa mangerà ciò che si trova nei piatti degli altri componenti della famiglia. Qui ci si trova davanti ad una grande occasione! Rendere l’alimentazione di tutta la famiglia più sana. Così nel momento in cui la piccola manina si tufferà nel nostro piatto troverà qualcosa di adatto.
In linea teorica non dovrebbe essere necessario stravolgere le abitudini della famiglia se questa ha già un’alimentazione varia.
In autunno/inverno per esempio vanno benissimo e piacciono sia le zuppe che le vellutate, in più, si accende anche volentieri il forno per preparare torte salate, crocchette e polpette. Insomma ce n’è per tutti i gusti, sia per i bimbi più intraprendenti sia per chi desidera consistenze più morbide.

Un modo che trovo davvero efficace per coinvolgere tutta la famiglia nella cura dell’alimentazione è fare insieme il menù settimanale (non so da voi, ma in casa mia la cosa più difficile del cucinare è pensare a cosa preparare!). Così verrà fuori un menù in cui tutti avranno il loro piatto preferito e di cui tutti sono stati partecipi. Se poi i bambini sono già un po’ più grandi, magari c’è un fratello/sorella maggiore si può coinvolgerlo, anche, nella preparazione del cibo.

Quali dovrebbero essere le regole per uno svezzamento tranquillo?

Una delle cose che ritengo più importanti riguardo l’alimentazione dei neonati l’ho imparata durante l’allattamento. Parlo della capacità di non dover avere tutto sotto controllo.

Mi spiego meglio: dopo la nascita di mia figlia, soprattutto durante il primo mese, avevo la tendenza a voler avere tutto sotto controllo. Mi veniva spontaneo controllare quanto latte ciucciasse a ogni poppata (con la doppia pesata), se avesse preso sufficiente peso quella settimana (con numerosi controlli dalla pediatra), che il mio corpo producesse abbastanza latte (con il tiralatte), il risultato è stato solo un aumento dello stress e l’incapacità di godermi la mia bimba. Poi ho imparato una delle cose più importanti: riuscire a non avere tutto sotto controllo, a non lasciarmi influenzare dalle persone intorno a me. Era sufficiente controllare che la mia bimba fosse felice, che bagnasse i pannolini e che crescesse ai rituali controlli dal pediatra.

Con lo svezzamento la necessità di controllo si sposta sulla necessità di pesare maniacalmente ingredienti per brodi e pastina, farine e proteine. Se il bambino non finisce tutta la porzione della ricetta data dal pediatra si figurano già i peggiori scenari di denutrizione e carenze. Il mio consiglio è di non farsi prendere dal panico. Ricordiamoci che i bambini hanno un’ottima capacità di controllo, e soprattutto non siamo noi che gestiamo la fame del nostro bimbo. L’allattamento anche dopo l’inizio dello svezzamento resta invariato, gli assaggi si integrano al latte già normalmente assunto. I bimbi si auto-regolano ed è importante mantenere questa loro capacità di saper terminare il pasto quanto non hanno più fame. Il pasto deve essere un momento gioioso e di condivisione, di racconto della giornata e di accoglienza delle giornate altrui anche nelle loro fatiche. Mangiamo tutti insieme e viviamo come protagonisti la tavola.

Buon inizio svezzamento a tutta la famiglia!

Se anche voi state iniziando lo svezzamento trovate qui tutti i nostri prodotti per la pappa.

Incontri con Alice

Se siete della zona di Reggio Emilia/ Sassuolo, Alice e la sua cucina itinerante hanno già in programma due incontri programmati:
29 Ottobre mattina dedicato ai più piccoli con il titolo “Alla scoperta dei sapori”
5 novembre dedicato ai bimbi che sono già svezzati e a tutta la famiglia, con il titolo “Pappe per tutta la famiglia”
E altri in arrivo.

Per ulteriori informazioni o se volete contattarla scrivete a: braglia.alice@gmail.com

 

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