Capita a tutti: nostro figlio dorme tranquillamente le sue 3/4 ore filate ogni notte da quando è nato, ma ad un certo punto verso i 4 mesi… incubo! Inizia a svegliarsi di continuo, spesso capita che voglia dormire solo in braccio e non capiamo il perchè di questo comportamento. Inizia ad agitarsi e spesso piange dormendo venti minuti alla volta.
Armatevi di taaaanta pazienza siete nel pieno di una sleep regression (regressione del sonno).
La regressione del sonno sono periodi di durata limitata nel tempo e si verificano solitamente intorno a determinate tappe di crescita.

regressione del sonno

Le diverse fasi della regressione del sonno:

  • 4 mesi: quando il ciclo del sonno del bambino cambia e diventa simile a quello degli adulti e richiede perciò più tempo per cadere in un sonno profondo (si tratta di un cambiamento permanente). Avete presente quando si sono addormentati da dieci minuti e li adagiamo delicatamente nella culla e all’improvviso si risvegliano? Fino a qualche giorno prima dormivano profondamente anche se venivano passati di braccia in braccia mentre ora sembrano non riuscire a cadere in un sonno profondo. Dopo qualche mese anche il cervello del tuo bambino matura, e proprio intorno ai 4 mesi i suoi schemi di sonno cambiano, diventando più simili ai tuoi. Per questo la regressione del sonno di 4 mesi è una pietra miliare dello sviluppo fisiologico di tuo figlio, proprio come imparare a camminare e parlare. In pratica, ogni volta che il tuo bambino si allontana dalla fase del sonno profondo, ci sono buone probabilità che si svegli e che, molto probabilmente, avrà bisogno del tuo aiuto per riaddormentarsi. Quindi se il tuo bambino sta attraversando la regressione del sonno dei 4 mesi, devi considerare che la sua crescita e lo sviluppo dell’encefalo sono sulla buona strada! Da adesso in poi sarà sempre così. Ahimè.

Le seguenti regressioni del sonno passano in due, tre settimane. Durante le sleep regression i piccoli imparano diverse abilità, come stare seduti, rotolare, camminare, parlare, ripetono queste azioni molte volte e a volte ciò accade anche durante il sonno. Sono legate quindi alla maturazione fisica e psicologica del bambino.

  • 8/10 mesi: quando il bambino fa tantissimi progressi ed impara nuove diverse abilità (come rotolare e gattonare). Solitamente questa è la regressione più lunga e più dura da gestire per noi genitori. Ma poi torna tutto alla normalità per qualche mese.
  • 18 mesi: i bambini sviluppano nuove capacità motorie e linguistiche. In questa regressione vengono solitamente ad influire anche l’ansia da separazione e lo spuntare di nuovi dentini.
  • 24 mesi: le tante novità (come togliere il pannolino, magari andare a dormire in cameretta, arrivo di un fratello-sorella, etc..). In alcuni casi anche il potenziamento della loro immaginazione può favorire il prodursi di incubi notturni. E ce ne accorgiamo dalle urla nel mezzo della notte o dalle grida. Quando andiamo a controllare che stiano bene basta magari sentire la nostra voce o la nostra mano su di loro per far si che si calmino. Alcuni bambini sembra che cerchino di combattere contro il sonno. Passerà!

Come affrontare la regressione del sonno:

Essere informati e consapevoli è già un’ottima strategia per affrontare al meglio questi periodi che altrimenti potrebbero risultare destabilizzanti.
Quindi calma e serenità.
Dal punto di vista pratico c’è poco da fare.
Potreste anticipare l’ora della nanna consapevoli che il piccolo potrebbe impiegare più tempo nell’addormentarsi.
Una cosa che aiuta a ridurre lo stress è praticare il co-sleeping (dormire insieme nel lettone) e il babywearing, la fascia rilassa e spesso fa addormentare.

Rimanete comunque fedeli ai vostri riti e alle vostre abitudini ed evitate di confondere il bambino.
Durante la giornata cercate di farlo riposare spesso.
La prima fase di regressione è quella che stanca di più solitamente perchè il bimbo è ancora molto piccolo e se allattato al seno pretenderà la tetta a volte anche tutta la notte. In questa sleep regression la prima cosa che pensano le mamme è quella di non avere più latte. Un po’ lo stesso pensiero che avviene durante gli scatti di crescita.

L’unico consiglio che mi sento di darvi è di armarvi di tantissima pazienza nella speranza che durino poco!

 

 

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