I seggiolini auto sono un tema di cui ultimamente si sente parlare spesso nel bene e nel male.
Sui social network o nei gruppi delle mamme si trovano sempre di più richieste di aiuto per l’acquisto del nuovo seggiolino: come deve essere, a quale gruppo deve appartenere o cosa dice la nuova normativa.

Per capirci qualcosa…

I seggiolini auto ormai da qualche anno sono obbligatori per tutti i bambini dalla nascita in poi.

Tutti sappiamo che i neonati hanno bisogno del seggiolino (oppure dell’ovetto), ma non tutti sanno che il seggiolino auto va usato al superamento di 150 cm (solitamente circa i 12 anni e/o 36kg), perchè fino a quell’età usare solo la cintura di sicurezza dell’auto non è abbastanza per proteggere il bambino in caso di incidente.

seggiolino auto articolo

I gruppi di seggiolini

I seggiolini auto si dividono in fasce di peso/altezza ed età.

Al momento in Italia sono in vigore due normative contemporaneamente.
Quella più nuova riguarda i seggiolini I-size che considerano l’altezza del bambino e non più i kg, e i seggiolini isofix (un sistema internazionale standardizzato di ancoraggio all’auto del seggiolino per bambini al sedile).

  • Gruppo 0+: sono adatti a bambini fino ai 13 kg di peso e sono dotati di cinture di sicurezza integrate. Viene chiamato anche ovetto e spesso viene venduto con un cuscino riduttore che permette ai bambini di viaggiare fin dalla nascita.
  • Gruppo 1: vanno utilizzati con bambini dai 9 ai 18 kg di peso, dai 9 mesi ai 4 anni circa.
  • Gruppo 2: adatti a bambini dai 15 ai 25 kg, solitamente dai 3 ai 6 anni. Sono dei rialzi, dotati anche di schienale. Per questo i bimbi vanno legati con le cinture in dotazione nell’automobile (alcuni hanno le cinture del seggiolino integrati).
  • Gruppo 3: sono simili a quelli del gruppo precedente, ma omologati per pesi superiori (fino a 36 kg o 150 cm).
    I seggiolini detti anche booster, sprovvisti di schienale, non sono più ritenuti a norma.
  • Tutti i seggiolini: possono essere montati sul sedile anteriore con l’airbag attivato (eccetto l’ovetto che deve viaggiare in senso contrario con l’airbag disattivato). Per nessun gruppo però è consigliato in termini di sicurezza.

I sistemi di ritenuta per la navicella, anche se vengono ancora prodotti, sono considerati poco sicuri per viaggiare in auto, in quanto il neonato non è legato correttamente, non ha il giusto sostegno per la testa in caso di impatto, rendendola molto pericolosa. Oltre ad occupare due posti sui sedili posteriori.

La differenza tra normativa e sicurezza

In questo articolo vorrei mettere in particolare l’attenzione sulla sicurezza in auto più che su la normativa, che in Italia, purtroppo, è ancora molto indietro rispetto agli altri paesi del nord Europa.
La normativa nel nostro paese non è sinonimo di sicurezza, ma in quanto legge seguirla serve indubbiamente a evitarci le multe,  dall’altra parte, però la sicurezza dei nostri bambini, penso, sia molto più importante per viaggiare tranquilli.

Ancora troppo spesso, infatti, si pensa che per fare brevi tragitti si possa fare a meno di usare il seggiolino, e si sente dire, erroneamente, che non c’è nulla di male a fare qualche metro con il bimbo in braccio o seduto senza cinture, o che dopo una certa età i bambini possano viaggiare senza.
Purtroppo ci sbagliamo e se guardiamo i numeri scopriamo che più del 40% degli incidenti mortali per i bambini si verifica durante percorsi inferiori ai 3 km.
Le notizie tragiche dell’ultimo periodo testimoniano la veridicità di questi dati.

Come scegliere il giusto seggiolino

Prima di comprare un seggiolino possiamo consultare il sito svizzero tcs che riporta tutti i risultati dei crash test e assegna un punteggio totale (massimo di 4 stelle) ai seggiolini divisi per anno di uscita, valutando singolarmente la sicurezza, l’uso/ergonomia, la presenza di sostante nocive e le finiture/possibilità di lavaggio. Inoltre nella tabella viene indicato anche in costo in franchi svizzeri.
Un’altra buona norma, quando si compra un seggiolino, è cercare di non raggruppare troppi gruppi insieme (1/2/3 per esempio) e di non andare troppo al risparmio perchè si rischia di perdere anche in sicurezza.

L’ovetto e i neonati

Come precedente detto, le navicelle non sono sicure per viaggiare in auto, infatti le cinture fornite non sono stabili e non permettono al neonato di mantenere la giusta posizione per viaggiare in auto.
Infatti, anche una semplice frenata, farebbe sì che il corpo del bambino venisse ruotato e la testa subirebbe un brusco contraccolpo in quanto non mantenuta correttamente.

L’ovetto, quindi, o il seggiolino  del gruppo 0/1 va bene fin dalla nascita, anche per portare il neonato a casa dall’ospedale. E’ un seggiolino pensato appositamente per supportare correttamente e per dare la giusta posizione al corpo del neonato. E’ preferibile posizionarlo sul sedile posteriore in mezzo, o se non è possibile in uno dei due posti laterali. Un consiglio per vedere sempre il bimbo mentre si viaggia è montare uno specchio sul poggia testa posteriore.
Se proprio non sarà possibile posizione l’ovetto dietro, è possibile posizionarlo sul sedile anteriore lato passeggero, rigorosamente con l’airbag disatittivato. Per fare lunghi viaggi con bambini molto piccoli, è bene sederli nell’ovetto e semplicemente fare spesso delle pause (max un’ora e mezza) per permettere al bimbo di non mantenere per troppe ore la posizione seduta.

L’ovetto diventa piccolo e andrebbe sostituito quando la testa esce dalla parte superiore del seggiolino.

Il senso contrario di marcia…

La domanda che ho sentito piú spesso è: “Dove mette le gambe il bambino se va in senso contrario di marcia? Sono schiacciate contro il sedile!”

I nuovi seggiolini che permettono di viaggiare in senso contrario di marcia sono appositamente pensati anche per bambini più grandi, e la nuova normativa (I-size) già in vigore dice che il senso contrario di marcia va mantenuto fino almeno ai 15 mesi e se è possibile anche di più.

Il motivo? I muscoli del collo di un neonato non sono sufficientemente sviluppati per ammortizzare il colpo in caso di urto frontale. Se, invece, il bambino viaggia in senso contrario di marcia la schiena e il collo subiscono un contraccolpo inferiore e i danni riportati sono meno gravi, perchè l’urto viene attutito dal seggiolino. (Per i più curiosi ecco la spiegazione in un breve video).

Tendenzialmente, come l’uso del seggiolino auto, è una questione di abitudine, se i bambini vengono abituati a viaggiare in senso contrario di marcia non conosceranno altro e verrà spontaneo viaggiare in quella posizione.

E’ bene ricordarsi sempre che:

  • l’uso del seggiolino è obbligatorio, anche per tratti brevi
  • se vogliamo comprare un seggiolino di seconda mano dobbiamo accertarci che non sia troppo vecchio (la plastica spesso si usura e rende il seggiolino meno sicuro) e che non abbia subito incidenti (anche se non ha danni visibili)
  • la navicella non andrebbe usata in auto perchè l’ovetto va bene dalla nascita
  • i bambini andrebbero tenuti in senso contrario di marcia il più possibile
  • le cinture del seggiolino vanno chiuse e strette in modo corretto (se no è come non averlo)
  • in inverno sarebbe preferibile indossare le cinture sotto il cappotto/tuta invernale, soprattutto se molto pesanti, perchè le giacche fanno perdere aderenza alle cinture
  • se dobbiamo allattare, dar da mangiare al bambino, calmarlo è sempre bene fermarsi, anche le mamme e i papà devono rimanere seduti e legati

Buon viaggio!!!

 

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