Gli scatti di crescita possono essere individuati abbastanza facilmente, basta sapere cosa osservare.
Se il tuo bambino sembra essere diventato insaziabile, se vuole rimanere attaccato al seno per ore e di notte si sveglia con maggior frequenza rispetto al solito, se durante la poppata sembra nervoso e continua ad attaccarsi e staccarsi dal seno, probabilmente sarà entrato in uno dei molti scatti di crescita tipici del primo anno di vita.
Gli scatti di crescita possono avvenire in qualsiasi momento, ma solitamente compaiono verso:
- tra la 1ª e 3ª settimana
- tra la 6ª e 8ª settimana
- 3 mesi
- 6 mesi
- 9 mesi
I più evidenti e, quelli che destano più preoccupazione nei genitori, sono quelli che avvengono nei primi mesi, quando vi è un allattamento esclusivo al seno. Gli altri scatti vengono notati meno perché, avendo il bimbo già un’ alimentazione mista, sarà più difficile accorgersi della sua voracità improvvisa.
Noi mamme entriamo subito in allarme quando i nostri figli evidenziano un cambiamento nell’alimentazione e subito pensiamo di non produrre più latte a sufficienza per riuscire a sfamarli. Iniziamo a temere che il nostro latte stia diminuendo, ed entriamo in crisi.
Basta soffermarsi e riflettere sul fatto che i nostri bimbi crescono di settimana in settimana ed è normale, quindi, che il loro fabbisogno di latte aumenti di mese in mese. L’unico modo per far aumentare la produzione di latte del seno è proprio quello di prolungare e incrementare le poppate.
Quando il seno inizierà a produrre più latte il bimbo si calmerà e tornerà ai suoi ritmi precedenti.
La durata di questi scatti di crescita è variabile e dipende dal bambino. Può durare un paio di giorni o anche una settimana intera.
Come affrontare gli scatti di crescita
È importante continuare con l’allattamento a richiesta soprattutto in queste fasi.
Non lasciate che il ciuccio o altri liquidi, come acqua o tisane, interferiscano con l’allattamento. Altre bevande, all’infuori del latte materno, potrebbero dare una sensazione di sazietà al bambino facendo diminuire la richiesta di latte, con una conseguente diminuzione dello stesso.
L’unica cosa che potete fare è ascoltare il vostro bimbo e assecondarlo offrendogli il seno ogni volta che lo richiederà.
Cosa preoccupa
La preoccupazione più grande per una madre che allatta è quella di non riuscire a fornire la quantità di latte di cui il proprio figlio necessita. Un modo per capire se il proprio bambino si nutre a sufficienza è, oltre che osservare l’aumento di peso che, secondo l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) deve essere di almeno 140 gr a settimana, il conteggio dei cambi di pannolino. Un neonato che mangia a sufficienza bagnerà 5/6 pannolini usa e getta al giorno (6/8 se si tratta dei pannolini lavabili)
Un fattore che desta molta preoccupazione, durante gli scatti di crescita, è la sensazione del seno molto ammorbidito come se fosse svuotato. Questa sensazione non indica che il nostro seno non produca più latte, ma semplicemente che il neonato stia sviluppando i muscoli facciali e riesca a succhiare più velocemente e con più efficacia. L’aumento della capacità di suzione, se sovrapposta ad uno scatto di crescita, e quindi a una suzione più frequente, porterà come risultato la sensazione di avere il seno più morbido perché semplicemente quest’ultimo non farà in tempo a riempirsi fra un pasto e l’altro.
Questi periodi possono innervosire molto i genitori. Soprattutto la mamma è messa a dura prova perché, oltre a essere più stanca per le frequenti e continue poppate notturne, può essere preoccupata di non riuscire a soddisfare i bisogni nutrizionali del proprio bambino. Ma una volta che lo scatto di crescita viene riconosciuto come tale, basterà assecondarlo.
L’unica soluzione: allattamento a richiesta
Non si dovranno somministrare altri liquidi per placare la fame del bambino altrimenti si fermerà il meccanismo della domanda e dell’offerta e il seno smetterà di produrre la quantità di latte necessaria al neonato. Anche con l’uso del ciuccio è bene stare attenti. E’ consigliato non utilizzare il succhiotto nel primo mese di vita del neonato per non interferire con l’allattamento a richiesta. I neonati si stancano facilmente durante la suzione, e offrendo loro il ciuccio anziché il seno si potrebbe verificare sia un calo dell’accrescimento sia un calo nella produzione di latte.
Quindi mamme dimenticate l’orologio, la natura pensa a tutto! Basta fidarsi e assecondarla.
Devi tirarti il latte e non vuoi usare il biberon?
Esistono bicchieri antigoccia che, a differenza dei biberon, non interferiscono con l’allattamento al seno. Questi possono essere utilizzati in tutta tranquillità quando si ha la necessità di dare il latte al neonato in assenza della madre.
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Puoi scambiare uno scatto di crescita per l’inizio della dentizione!
A volte si può scambiare l’esigenza di portarsi sempre le manine in bocca a causa del male alle gengive con uno scatto di crescita. Se vedete che non vuole il seno e continua a essere nervoso provate a offrirgli dei massaggiagengive in gomma naturale o legno con colori atossici. Comprateli qui! Sicuri, buoni da mordere e belli!